Saturday, 18 October 2025
Viaggi

Power bank in aereo: sì o no? Le nuove regole da conoscere prima di volare

Power bank in aereo - IcaroJournal

Chi viaggia spesso lo sa: avere con sé un power bank è diventata una vera salvezza. Che si tratti di lunghi viaggi o semplicemente di una giornata intensa in aeroporto, poter ricaricare lo smartphone in qualsiasi momento è fondamentale. Ma attenzione: non tutte le compagnie aeree vedono di buon occhio questi dispositivi, e negli ultimi mesi le regole si sono fatte più severe.

Secondo quanto riportato da DigitalWorld Italia, alcune compagnie, soprattutto asiatiche, come Singapore Airlines, Scoot, Thai Airways e Korean Air, hanno introdotto divieti molto chiari: niente ricarica dei power bank a bordo e obbligo di trasportarli solo nel bagaglio a mano, mai in stiva.

Il motivo è legato alla sicurezza: le batterie al litio, se danneggiate o surriscaldate, possono diventare pericolose. E in quota, a migliaia di metri d’altezza, ogni precauzione è d’obbligo.

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Insomma, i power bank restano ammessi ma solo alle giuste condizioni. E ogni passeggero deve fare la sua parte per non incorrere in brutte sorprese al gate o, peggio, rischiare di dover lasciare a terra il proprio dispositivo.

Wattora, mAh, autorizzazioni: facciamo un po’ di chiarezza

A questo punto ti starai chiedendo: “Va bene, ma il mio power bank va bene oppure no?” Tutto ruota attorno alla capacità energetica, che viene misurata in Wh (wattora). I dispositivi fino a 100 Wh sono generalmente ammessi senza problemi. Quelli tra 100 e 160 Wh, invece, richiedono l’autorizzazione preventiva della compagnia aerea, da richiedere almeno 72 ore prima del volo. Oltre i 160 Wh… meglio lasciarli a casa.

Il problema è che molti dispositivi riportano la capacità in mAh (milliampereora) e non in Wh. Ma niente panico: la formula per convertire è semplice. Basta moltiplicare il valore in mAh per la tensione (di solito 3,7 V o 5 V) e dividere per 1000. Per esempio, un power bank da 20.000 mAh a 3,7 volt equivale a circa 74 Wh, perfettamente entro i limiti.

Un’altra cosa da ricordare è che il power bank non va mai messo in stiva. Deve sempre essere nel bagaglio a mano, ben protetto per evitare contatti con oggetti metallici o liquidi. E se vuoi essere davvero sicuro, puoi anche coprire i poli con un po’ di nastro isolante.

Viaggia senza stress: cosa fare per evitare problemi

La buona notizia è che portare un power bank in aereo è ancora possibile, basta solo prestare attenzione ad alcuni dettagli. Prima di partire, controlla il tuo dispositivo: se non è indicata la capacità in Wh, cercala online o consulta il manuale. Porta con te una stampa o una foto delle specifiche tecniche: potrebbe esserti utile in caso di controlli.

Power bank in aereo - IcaroJournal
Power bank in aereo – IcaroJournal

Ricorda che durante il volo in molte compagnie non potrai usarlo per ricaricare i dispositivi, quindi meglio arrivare al gate già con il telefono carico. In alternativa, sfrutta le prese USB disponibili in aeroporto o, se il tuo volo le prevede, quelle integrate nei sedili.


Infine, ogni compagnia aerea può avere regole leggermente diverse: una buona abitudine è dare un’occhiata al sito ufficiale prima di partire. Bastano pochi minuti per viaggiare più tranquilli e senza rischi inutili. Perché, in fondo, un power bank può salvarti da una batteria scarica… ma non deve mai metterti nei guai con la sicurezza!

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