Il thriller post-apocalittico “28 giorni dopo”, diretto da Danny Boyle e scritto da Alex Garland, ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico sin dalla sua uscita nel 2002 sta per tornare.
Si tratta di un progetto davvero molto ambizioso al quale il regista sta già lavorando da tempo e con un budget relativamente basso e uno stile innovativo, il film racconta l’inizio di una terribile epidemia che trasforma le persone in creature assetate di sangue. Il suo sequel del 2007, “28 settimane dopo”, ha consolidato il successo del franchise, esplorando le conseguenze della pandemia e il tentativo di ricostruire la società.
Ecco perché il terzo capitolo cinematografico sta già creando una lunga serie di aspettative nei sostenitori del film il tutto il mondo.
Il ritorno di Danny Boyle e Alex Garland per 28 Years Later
Ora, quasi due decenni dopo l’uscita del primo film, Danny Boyle e Alex Garland sono pronti a tornare per dare nuova vita alla saga con “28 Years Later“. Questo terzo capitolo è atteso con grande trepidazione dai fan e promette di esplorare il mondo 28 anni dopo l’inizio dell’epidemia. La notizia più sorprendente? Sarebbero in sviluppo due nuovi sequel, uno dei quali dovrebbe chiudere la trilogia e gettare le basi per una nuova serie di film.
Il legame tra Boyle e Garland, che ha dato vita al primo capitolo del 2002, si è rivelato vincente e ora i due tornano a collaborare per espandere ulteriormente l’universo di “28 giorni dopo“. “28 Years Later” si concentrerà sul mondo ormai devastato dalla pandemia, esplorando le lotte per la sopravvivenza in un ambiente completamente cambiato e segnato da decenni di devastazione.
L’intero film girato con uno solo smartphone
Una delle notizie più interessanti e sorprendenti riguarda la scelta del team di girare il film interamente con uno smartphone. La decisione innovativa richiama lo spirito sperimentale del primo capitolo del 2002, che fu girato con una videocamera digitale all’avanguardia per l’epoca. Boyle e Garland continuano a sfidare i limiti del cinema tradizionale, scegliendo di adottare tecniche moderne per ottenere un effetto ancora più crudo e realistico. Questa scelta potrebbe aggiungere un ulteriore strato di autenticità e tensione alla storia, rendendo il film ancora più coinvolgente.
Il terzo capitolo, “28 Years Later“, potrebbe chiudere la trilogia originale ma, al contempo, aprire le porte a nuove storie all’interno di questo universo. La possibilità di un secondo sequel, che proseguirebbe il racconto iniziato con “28 Years Later”, dimostra quanto la saga abbia ancora molto da offrire.