Ferrari è uno dei brand automobilistici più iconici al mondo, ma possedere una delle sue auto non è una possibilità concessa a tutti, nemmeno alle celebrità.
Tra le particolarità del Cavallino Rampante c’è infatti una rigida “blacklist” – una lista nera – che prevede l’esclusione di personalità considerate “inappropriate” o che hanno avuto comportamenti contrari all’immagine del brand. Celebrità come Kim Kardashian, 50 Cent, Justin Bieber e Deadmau5 rientrano tra i nomi bloccati per l’acquisto di nuovi modelli Ferrari.
Perché Ferrari inserisce le celebrità nella blacklist?
Ferrari ha sempre mantenuto un’immagine esclusiva e sofisticata, e proteggerla è una delle priorità assolute del marchio. Ogni modello, dalla Ferrari California alla recentissima Ferrari Purosangue, rappresenta non solo un’auto di lusso, ma anche un simbolo di status e classe. Per questa ragione, il brand è particolarmente attento alla selezione dei suoi clienti, specialmente tra i personaggi pubblici.
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Se una celebrità viene considerata “inadatta” o mostra un comportamento che Ferrari ritiene dannoso per la sua reputazione, il marchio può decidere di impedirle l’acquisto di nuovi modelli. I motivi possono variare: dal personalizzare la Ferrari in modo ritenuto “eccessivo” alla vendita non autorizzata dei modelli, passando per l’utilizzo delle auto in contesti inappropriati.
Le celebrità bannate: Justin Bieber, Kim Kardashian e altri
Justin Bieber è uno dei personaggi noti a essere finito nella lista nera di Ferrari. Il cantante canadese, noto per il suo stile di vita sopra le righe, ha “offeso” il brand modificando la sua Ferrari 458 Italia in modo vistoso, cambiandone colore e aggiungendo dettagli poco ortodossi per la casa di Maranello. Inoltre, ha persino smarrito la vettura per un lungo periodo, comportamenti che hanno portato Ferrari a inserire il suo nome tra gli esclusi.
Anche Kim Kardashian, star dei reality, è inclusa nella blacklist del Cavallino Rampante. Ferrari sembra evitare collaborazioni con personalità legate a un’immagine mediatica particolarmente discussa o eccessiva, motivo per cui ha deciso di non associarsi a celebrità come Kim.
Tra gli altri nomi noti figura anche Deadmau5, il famoso DJ canadese. Dopo aver trasformato la sua Ferrari 458 in una “Purrari” con grafiche che richiamavano il meme Nyan Cat, Ferrari ha reagito negativamente e ha inviato una diffida al DJ. Deadmau5 ha poi venduto la sua auto e, da allora, è stato escluso dai futuri acquisti del marchio.
Anche 50 Cent, rapper e imprenditore statunitense, ha avuto dissapori con Ferrari. Pare che il musicista abbia criticato pubblicamente il brand per presunti problemi con la sua vettura, un comportamento mal visto dal marchio, che predilige clienti più discreti.
L’esclusività Ferrari: non solo una questione di lusso
Per Ferrari, la qualità e l’esclusività non riguardano solo il prodotto, ma anche il tipo di clientela. Possedere una Ferrari è considerato un privilegio, non solo un acquisto di lusso. La “blacklist” è quindi uno strumento con cui il marchio tutela la propria immagine, selezionando con cura chi può rappresentarlo pubblicamente.
Questa scelta, sebbene possa sembrare limitativa, fa parte di una strategia di marketing orientata alla creazione di un’aura di prestigio e riservatezza intorno al marchio, rendendolo desiderabile anche per la sua inaccessibilità. In questo modo, Ferrari riesce a distinguersi come brand esclusivo che non concede le sue vetture a chiunque, ma solo a coloro che rispecchiano valori di eleganza e discrezione.