Il celebre chef britannico Jamie Oliver si trova al centro di una bufera mediatica che ha travolto la sua carriera e la sua reputazione. Il motivo? Un passaggio del suo primo libro per bambini, “The Naked Chef”, che è stato accusato di contenere un commento offensivo nei confronti degli aborigeni australiani.
Un’uscita infelice che ha suscitato l’indignazione di molte persone, portando Oliver a ritirare pubblicamente il libro.
Il polverone è stato sollevato da un passaggio del libro, che in modo inappropriato descriveva la cultura e le tradizioni degli aborigeni australiani.
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Sebbene il contesto fosse apparentemente rivolto a una riflessione sulla cucina e sull’approccio alla gastronomia, il tono e le parole utilizzate sono state giudicate insensibili, risultando offensive per le comunità indigene.
La reazione di Jamie Oliver: “Sono devastato”
Non è passato molto tempo prima che Jamie Oliver rispondesse pubblicamente alla controversia. Attraverso un comunicato ufficiale, il celebre chef ha ammesso l’errore e si è scusato con sincerità, dichiarando di essere “devastato” per aver causato dolore e offesa. “Non era assolutamente mia intenzione offendere nessuno, tantomeno le comunità aborigene“, ha dichiarato Oliver, cercando di esprimere il proprio dispiacere e la propria sorpresa nel vedere come una frase, che lui riteneva innocua, fosse stata interpretata in modo completamente diverso.
Lo chef ha anche aggiunto che il suo intento era sempre stato quello di celebrare la diversità culturale e di avvicinare i bambini alla cucina mondiale, ma che la sua dichiarazione era stata mal formulata e non rispettosa della sensibilità delle persone coinvolte.
Il ritiro del libro, nessuna pietà per lui: una decisione brutale per Jamie Oliver
In seguito alle polemiche, Oliver ha preso la decisione di ritirare il libro dai mercati, dimostrando di voler affrontare la situazione con la dovuta serietà. Il libro, che in passato era stato molto apprezzato, è stato rimosso dalla vendita per evitare ulteriori danni alla reputazione del cuoco e, soprattutto, per non continuare a perpetuare un messaggio che, nelle sue parole, non rispecchiava i suoi valori.
Questa mossa, pur essendo vista da alcuni come un atto di responsabilità, ha suscitato anche altre discussioni. Alcuni hanno sostenuto che Oliver avrebbe potuto affrontare la questione in modo diverso, magari rivedendo il passaggio incriminato senza ritirare il libro. Altri, invece, hanno apprezzato la sua sincerità e la volontà di rimediare rapidamente.